mercoledì 30 giugno 2010

L'attesa fa salire le aspettative

Dovete sapere cari lettori (?!?) che due di noi sono andati a fare la "Ravenna - the run", organizzata dalla Gazzetta dello Sport in onore di Marcello Lippi e degli eroi sudfricani.
Una garetta di 10 km ben praparati da tutti nelle scorse settimane, me compreso.
Alla fine non sono potuto andare in quanto avevo una missione da compiere: salvare il mondo correndo.
Superman lo fa volando, capaci tutti.
Io corro e salvo le persone. Senza fermarmi ovviamente.
Essendo ben scusato, ed anche conscio che una buona e valida rappresentanza del gruppo era comunque presente, ho salvato il mondo e atteso notizie dei due diecichilometristi.
Un'attesa lunga ed estenuante.
Già sabato sera a più di un'ora dalla fine della gara non mi giungevano notizie. Credevo fossero stanchi invece erano già sbronzi e nudi (come sempre) con mille ballerine che festeggiavano ad un paninaro lungo la strada.
In più ad oggi (mercoledì n.d.r.) ancora non scrivono un post per raccontare le loro mirabolanti gesta. Ogni tanto mi parlano di ritmi pazzeschi, di Cappa glaciale e senza un briciolo di tensione, di ragazzotti che polverizzavano ogni record, ma niente di più.
Quindi a furor di popolo che scrivano ciò che sanno o, se non lo fanno, che tacciano per sempre.

venerdì 25 giugno 2010

Elba e Sport

Di ritorno dall'isola d'Elba mi sento in obbligo di scrivere qualche impressione sull'aspetto sportivo di questa splendida isola.
Mentre facevo le valige prima di partire ho, come faccio sempre, preparato un sacchetto con l'attrezzatura da running... che al mio ritorno ho riposto, pulitissima e inutilizzata, nell'armadio di pertinenza. Inutile dire che nonostante la buona volontà non mi sono mosso dallo sdraio neppure per fare un classico avanti e indietro sul bagnasciuga.
La voglia di fare una corsetta serale ci sarebbe anche stata ma l'isola d'Elba dal punto di vista sportivo è difficile da affrontare per diversi motivi. I saliscendi sono pressochè ovunque e la calura estiva non aiuta di certo. Nonostante tutto, i paesaggi sono mozzafiato e devo dire di aver visto tantissimi ciclisti sui pendii delle strette strade statali costellate di curve a strapiombo sul mare. In una gita a Portoferraio mi sono fermato davanti ad un poster appeso lungo la strada di una gara podistica interessante:

In sostanza è una gara da 5 tappe che si svolge a Maggio con lunghezze da 5 a 12 km a tappa e tocca le città di Portoferraio, Rio Elba (Spettacolare), Porto Azzurro e Marciana.
Per chi fosse interessato il sito web della manifestazione è: www.giropodisticoelba.com.
In conclusione, forse avrei fatto meglio a portarmi la bicicletta più che i pantaloncini da corsa ma la fedeltà allo sport più bello del mondo è troppo forte.

giovedì 10 giugno 2010

Commediola in stile greco antico


Personaggi: Caio (guance rosse e tonde, ben vestito e con un bicchiere di vino in mano); Mevio (magretto, coi capelli corti corti e il sorriso stampato); Coro (voce fuori campo).
Caio: "Tu sei pazzo a correre maratone ed affini, ma ti manca il senso della misura? Va bene fare sport, ma non ha nessun senso ammazzarsi di fatica facendosi del male: sei ossessivo-complusivo".
Mevio: "Ma quali esagerazioni? Faccio sport quattro-cinque volte a settimana tra corsa e bici, in tutta tranquillità al termine della giornata lavorativa. Finisco e mi sento un altro!"
Caio: "Mah, io faccio un paio di uscite settimanali di mezzoretta ciascuna, mi sembra sufficiente e mi sento appagato".
Mevio: "Mezzora è solo il riscaldamento!".
Caio: "Ripeto: sei pazzo".
Mevio: "Se non provi non puoi capire: endorfine a profusione".
Caio: "Non provo mica ad ammazzarmi proprio prima dell'aperitivo".
Mevio: "Allora rimani della tua idea. Io, invece, corro!"
Coro: "Lo sport è responsabile dell'aumento del rilascio di endorfine e ti fa stare veramente bene, per alcuni rende anche più felici. Oooooooooh."

venerdì 4 giugno 2010

100 km del Passatore


Colgo l'occasione per accenare a questa eroica impresa, dato che l'ultima edizione si è tenuta pochi giorni fa.
Prima edizione nell' a.d. 1973, partenza da Firenze e arrivo a Faenza.
Il primo impiega circa 7 ore per arrivare al traguardo dopo 100 km di ordinaria follia. Tengo a sottolineare che, oltretutto, sono presenti anche svariate salite, su e giù dall'Appennino tosco-emiliano, con una punta massima di quasi mille metri s.l.m. ove si arriva dopo una piacevole salita con pendenze anche del 15%.
Leggendo qua e là ho visto che c'è chi la fa da solo e chi la fa con l'ausilio di un'ammiraglia o di seguaci in bicicletta che aiutano, sostengo, foraggiano e nutrono costantemente l'eroe di turno.
Davvero uno spettacolo.
Esperienza unica, mi fa venire ancora più voglia di iscrivermi alla 100 km del Sahara del 2011. E, se Sant'Ivo di Bretagna me lo permetterà, mi iscriverò davvero con il vecchio clodrunner, meglio conosciuto come il mangiatore di scarpe usate scaligero o anche il nudista dell'Adige.
Bisogna cominciare a studiare come allenarsi.
Avanti tutta.
Passatore docet.

edit causa richiamo formale: maxcappa, il ragazzo che vive in una botte di legno con solo un Ipad come fonte di sostentamento, verrà anch'egli nel deserto, conscio che sarà l'occasione definitiva per dimostrare d'essersi finalmente elevato allo status di eroe.
Per l'occasione verrà nominato ufficialmente, dal primo beduino che gli passerà affianco, eroe con palle roventi.