sabato 30 aprile 2011

L'abbandono

Troppi impegni.
Troppi soldi.
E poi l'immancabile disorganizzazione. Abbandoniamo dunque la Cortina-Dobbiaco. 
Ci concentreremo - per i mesi di maggio e giugno - sulla Straverona sotto le stelle, il Trail del Monte Soglio e la maratona di Tromso.
Abbandonato un progetto (anzi rimandato all'anno prossimo) montano, mi adopererò per inculcare nel gruppo l'idea di un'ulteriore progetto di simil natura: la marcialonga da Moena a Cavalese.
Gli dei non cadono mai e se per caso cadono, poi si rialzano.

mercoledì 27 aprile 2011

Tapis roulant si, tapis roulant no

Sento sempre più spesso persone che si allenano su tapiri che rullano e, visto il ruolo che ricopro all'interno del grande mondo dei runners amatoriali, mi sento in dovere di analizzare questo fenomeno che, a mio modesto parere è abominevole.
Innanzi tutto si deve tenere presente che questo attrezzo creato dal demonio può causare gravi infortuni, a volte anche mortali (n.d.r. notizia non basata su solide fonti scientifiche).
L’impatto su una superficie che si muove è, infatti, molto più traumatico per le articolazioni rispetto ad un pari impatto su una superficie ferma e ciò nonostante ad oggi esistano ormai molti "nastri" dotati di buoni sistemi d’ammortizzazione. 
Non si può, poi, non considerare il fatto che la corsa su tale aggeggio è molto meno faticosa rispetto a quella effettuata su  asfalto o, addirittura, su sterrato. Proprio la suddetta conformazione aiuta la corsa e la rende più agile creando, in sostanza, nell'utilizzatore un'abitudine di corsa, anche nella postura e nell'appoggio del piede (sarete infatti portati a spingere verso l'alto piuttosto che in avanti), che potrà rivelarsi sbagliata se non addirittura nociva per le vostre future esperienze on the road.
Quindi:
- dolori alle articolazioni e ai muscoli (a me anni addietro nelle mie brevi e sporadiche esperienze veniva spesso male in corrispondenza della tibia);
- postura del busto non corretta (troppo eretto);
- appoggio errato della pianta del piede.
Mi pare sia abbastanza.
E invece no, non è finita qui.
Correre è uno sport da fare all'aria aperta, possibilmente in mezzo alla natura; esercitarlo all'interno di una palestra sudata o di un garage privo di finestre, magari guardando la televisione, è davvero abominevole.
Costringetevi ad uscire, sfruttate il fine settimana per mettere il naso (e le gambe) nel verde e non fatevi scoraggiare da un po' di freddo o di pioggia.
Provare per credere.

martedì 26 aprile 2011

.. allo sport qualcuno ci pensa!

Avevamo parlato recentemente di quanto grave sarebbe stata la mancata chiusura domenicale della strada lungo l'adige per tutti i podisti e ciclisti veronesi.
Bene.
Le nostre lacrime non sono state versate invano.
Il Comune di Verona ha fatto marcia indietro.


lunedì 18 aprile 2011

Record del mondo. O no?

Maratona di Boston 2011.
Geoffrey Mutai corre e vince in 2h 3min e 2sec.
Moses Mosop arriva secondo in 2h 3min 36sec.
Il primato del vecchio Gebre è stato frantumato da entrambi (vedi qui).
Tutti felici, baci abbracci, mamme che piangono, ma l'incubo è dietro l'angolo. La direzione gara non ha ancora omologato il risultato.
C'è chi dice che il risultato sia viziato dal vento troppo forte, altri dicono che i saliscendi eccessivi sono la ragione del record, mentre i più smaliziati confessano che il kenyano ha corso senza mutande e per questo ha vinto.
Jessica Fletcher ha già preso un volo privato da Cabot Cove direzione Boston per indagare sull'accaduto.
Io stravolto dalla notizia ho corso 10km in circa 45min.
Giusto il doppio più lento del nuovo uomo dei record.
Amen.

Da che parte andiamo?


Nei nostri trascorsi ci siamo sempre dedicati alla preparazione della maratona con un rapporto di innamoramento ed esclusività: non lasciavamo che le nostre gambe venissero mal ridotte da garette senza importanza nel corso della preparazione. Per questo siamo sempre rimasti sui nostri percorsi abituali per fare ripetute lunghe e lunghissimi domenicali per mesi e mesi.
Quest'anno invece abbiamo rivoluzionato le nostre abitudini, complice la partecipazione alle iniziative dei Latin.
Dopo tre mezze maratone invernali abbiamo cominciato la tabella per Tromso, alla quale consegue un netto aumento dei chilometri settimanali da percorrere (ed in particolare di quelli domenicali). Nel frattempo ci siamo fatti prendere la mano: abbiamo l'iscrizione facile. Motivo per cui i fine settimana da qui a Tromso non risultano proprio di impatto così scientifico per la preparazione alla maratona. Mi pare quindi il caso di mettere un po' d'ordine per cercare di non perdere di vista la gara regina della stagione. Provo a dare un po' di logica alle corse del fine settimana in programma, indicando quello che avremmo dovuto fare e quello che realmente faremo negli ultimi week end.
- 14 e 15 maggio: domenica 15 ci sarebbe spettato un bigiornaliero composto da 28km la mattina ed 8 la sera, però sabato sera correremo la Straverona Sotto le Stelle (21 km competitiva), il che scombina i piani; io pensavo di correre la competitiva ad RG maratona ed la mattina seguente correre la Straverona classica non competitiva alla velocità del fondo lento (13 o 21 km);
- 22 maggio: tutto normale, Tergat 32 km (anche se dovremmo andare a vedere il Giro d'Italia in Val di Fassa, per cui si dovrà organizzarsi;
- 29 maggio: ci sarebbero le ripetute lunghe, 3x7000 con recupero di 1 km tra una e l'altra, ma ci siamo iscritti al Trail del Monte Soglio (26km 1400 m di dislivello positivo); è la settimana tra due lunghissimi, meglio correrlo in maniera abbastanza conservativa:
- 5 giugno: ci sarebbe stato il fondamentale Tergat da 36 km; mi piange il cuore doverlo saltare, ma siamo iscritti alla Cortina-Dobbiaco, lunga 30 km, che credo sia il caso di correre in maniera piuttosto svelta, per simulare un più alto chilometraggio.
Le ultime due domeniche prima della maratona sono libere... e ci mancherebbe!



martedì 12 aprile 2011

Garmin Forerunner 610

Rieccomi a proporre un gadget da allenamento.
Questa volta si parla del produttore leader di mercato e cioè Garmin.
L'oggetto in questione è il nuovo Forerunner 610 che si aggiunge alla già molto ampia gamma di computer da polso sul mercato.
La vera novità di questo gioiello è la funzionalità touch-screen e cioè la possibilità di gestire le funzioni con la pressione di pulsanti virtuali sul display dell'orologio stesso.


Le dimensioni sono più ridotte del precedente modello e pare che Garmin abbia reso l'orologio ancora più robusto delle versioni degli anni passati. Rimangono invariate le funzionalità di cardio, passo e distanza e si aggiungono funzionalità più "social", legate quindi alla condivisione dei propri risultati con i nuovi mezzi di comunicazione internet.
Grazie alla funzionalità touch è ancora più facile accedere alle mille funzionalità del computer quali: modalità di allenamento, storico allenamenti, impostazione allarmi e compagnia bella.
Una bella novità è legata ai nuovi allarmi vibranti che si aggiungono a quelli audio già presenti. In pratica è possibile inserire avvisi personalizzati per distanza percorsa, livelli di battito cardiaco troppo elevato o altro.
Il prezzo è ancora da definire ma ci si può immaginare che non sarà alla portata di tutti o comunque è possibile definirlo come prodotto di fascia alta.
Rispetto all'orologio Nike di cui ho parlato in un post precedente, questo orologio si presenta di più alto livello e sicuramente, anche grazie al nome del brand, riscuoterà grande successo tra i runners più esigenti.

.. e allo sport chi ci pensa?

Un recente accadimento veronese ha provocato in me una serie di esplosioni addominali non facilmente controllabili.
Cerco di spiegarmi brevemente.
A causa dello spostamento dell'ingresso del pronto soccorso dell'ospedale più importante della città i runners e i ciclisti scaligeri subiranno un'ingente riduzione dello spazio loro disponibile per l'allenamento domenicale.
Un tratto della strada che corre parallela all'Adige - e che da tempi immemori ogni domenica è chiusa al traffico affinchè i cittadini sportivi ne facciano uso - sarà, infatti, chiuso da oggi per permettere il transito di tutti i mezzi diretti al pronto soccorso stesso. 
Questa via, per un totale di 5km, non veniva solo utilizzata da runners invasati come il Generale, ma era sprattutto percorsa da "sportivi della domenica", famiglie, bambini e alieni.
Ora io non voglio scrivere un post in pieno stile da libro cuore, sono realista e capisco le necessità logistiche di una città, e una società, in piena evoluzione.
Credo peró che una riflessione sia d'obbligo.
Pur non essendo una metropoli, la bellissima Verona non abbonda, infatti, di zone pubbliche dedicate agli sportivi e, di conseguenza, al benessere fisico.
Sarebbe stato dunque apprezzabile uno sforzo delle competenti autoritá in tal senso, magari sopperendo a questa "perdita" con una nuova ed ulteriore soluzione di viabilità.
O in qualunque altro modo.
Qui l'articolo sul nostro prestigioso giornale locale: l'Arena.
Chi vuol esser lieto, sia: di doman non c'è certezza.

mercoledì 6 aprile 2011

Marathon Trail Lago di Como

"Una maratona estrema svolta in ambiente selvaggio, primordiale o quanto meno in una natura quasi incontaminata, porta il fisico e soprattutto la mente ad entrare in contatto con la parte più profondo di se stessi, a scoprire emozioni che, l’uomo moderno a perso come suo bagaglio di vita e di esperienza. Navigatori solitari, alpinisti, atleti che praticano sport di ultra resistenza in ambienti di natura estrema, scoprono emozioni talmente profonde che a fatica riescono ad abbandonare queste attività, in quanto queste emozioni scatenate da una fatica estrema sia fisica che mentale portano la persona ad un appagamento che va oltre il pensiero della fatica e l’eventuale possibilità del pericolo. Emozioni semplici motivate dalla capacità di riuscire a superare le difficoltà con la propria forza di volontà, difficoltà caratterizzate da una natura che ora mai per molti è diventata una sconosciuta cosa, che invece dovrebbe fare parte della vita di ogni individuo, perché noi siamo natura."
16-17 Luglio 2011.
Due percorsi, uno da 102 km (dislivello positivo 5.900 mt) e uno da 31 km (dislivello positivo 1.900mt).
Qui tutte le informazioni del caso.
Ovviamente sono tentatissimo, purtroppo però facendo una maratona due settimane prima penso sarà molto dura riuscire a partecipare e portare a casa la pelle.
Vedremo, intanto mi sono auto messo la pulce nell'orecchio