lunedì 27 febbraio 2012

Questione di lunghi

Ieri mattina sono partito in solitaria per un lunghetto di 20km sulla solita ciclabile verona-bussolengo. Ho cercato di tenere un ritmo decoroso ed ho chiuso in un'ora e trenta, alla media di 4'32"/km, secondo il mio vecchio garmin.
Purtroppo però ho dovuto registrare una crisi di fame dopo il quindicesimo chilometro: dei veri e propri crampi allo stomaco! A giustificazione posso dire di essere partito a digiuno totale, ma la realtà è che negli ultimi mesi non ho mai corso distanze oltre i 13km.
Che dire, spero di recuperare in fretta. Da questa settimana bisogna cominciare ad allungare.
Think positive!
Io e il vecchio K abbiamo stabilito una tabella dei lunghi da far circolare tra i ragazzi di Amburgo, altrimenti i mesi passano e ci si dimentica di fare chilometri.
Chissà perché ma ogni anno il lunghissimo alla Tergat di 36km casca sempre il giorno di Pasqua!
Stamattina ho ricevuto le prime proposte di trail per l'estate: mi hanno parlato di Cortina a giugno, ma niente di più preciso per il momento. Potrebbe essere un tappone pro Dolomites Sky race.

lunedì 20 febbraio 2012

Barefoot 2

Ragazzi, non siamo mica qui a fare il parmigiano col latte di soia!
Siamo scarsi nella corsa perché abbiamo una vita parallela (per fortuna). 
Dopo il mio matrimonio, è arrivato il matrimonio del Bia: aprile sarà la prima maratona da ammogliati. Naturale che ad Amburgo sarà una gara tra le opposte fazioni scapoli-ammogliati, con me ed il Bia da una parte, contro Max, la Punta di Diamante ed il General.
Il mio ultimo post su queste stazioni risale al 15.12.2011, che vergogna! Eccomi qui a tentar di rimediare.
Come ho promesso l'anno scorso vorrei continuare l'approfondimento sulla corsa a piedi nudi, di cui avevo letto sull'Internazionale.
Non ho né letto né comprato Born to run di Mc Douglas, tuttavia ho fatto una piccola ricerca in rete. Il sito indubbiamente più interessante, articolato e argomentato è quello del "Natural Running Center"  diretto dal dr. Mark Cucuzzella (http://naturalrunningcenter.com/). Cucuzzella cerca di avere un approccio scientifico alla disciplina, visto che è medico oltre che runner di un certo livello.
Il sito è provvido di consigli su come iniziare e come gestire gradualmente la fase di transizione, di consigli sul materiale, oltre che di completi aggiornamenti sugli studi attestanti i benefici salutistici della corsa a piedi nudi. 
Però io mi annoio un po' a leggere trattati medici (anche perché per fortuna non ho grane o dolori) e la mia concentrazione è stata attratta dalla storia della elite runner americana Camille Heron. La Heron era sempre infortunata, quando ha cominciato via via ad incrementare la quota di allenamento a piedi nudi, fino a raggiungere le 100 miglia a settimana! A quanto pare ne ha tratto tanto beneficio da passare da uno stato deallenamento per le troppe interruzioni dovute ad infortunio ad un p.b. di 2h37'! La sua storia è semplicemente strappalacrime e sembra scritta dal grande  sceneggiatore del sogno americano in persona.
Devo però dire che questo quadro idilliaco del barefoot running mi sta un po' stretto, sarà che per il mio mestiere sono portato sempre a pensare che gli idilli non esistano.
Parto dai particolari: un assunto di base a detrimento dell'uso delle scarpe starebbe nelle strategie di marketing dei produttori. In pratica ci avrebbero convinto ad usare delle scarpe iper ammortizzate sebbene siano inutili o addirittura dannose, ciò al fine di vendere l'impossibile (impossible is nothing, ricordate). Scartabellando sui siti americani, però, si scopre che le aziende produttrici hanno cominciato a sfornare una serie infinita di scarpe per la transizione o proprio barefoot, per rispondere alle nuove esigenze di mercato. Infatti è abbastanza chiaro a tutti che non è il caso di correre a piedi completamente nudi nelle nostre città piene di rifiuti, vetri rotti, spigoli e preservativi usati. Un minimo di copertura è strettamente necessaria, soprattutto se si fanno molti chilometri. Inoltre non viviamo certo all'equatore dove le temperature sono sempre miti...
Alle multinazionali non interessa niente di vendere scarpe ammortizzate, a punta, larghe, strette, in camoscio, da clown, con la tomaia traspirante, senza tomaia, sandali, infradito, espadrilles, mocassini o quant'altro. L'importante è vendere più scarpe possibili al prezzo più alto possibile. Pare averlo capito anche il dr. Cucuzzella, che non a caso dirige anche uno dei negozi natural running più forniti d'America!
Qualche dubbio, quindi, sulla grande cospirazione!
Non a caso esistono dei detrattori della corsa a piedi nudi, tra cui l'organizzatissimo e pedantissimo blog http://www.runningbarefootisbad.com/, che si propone di smantellare con rigore le tesi dei fanatici del naturalismo podistico.
La disputa è apertissima. Rimane una cosa: secondo me qualche seduta di esercizi barefoot può fare bene, come complementare all'allenamento. Può servire a tenere in forma i piedi e a migliorare la tecnica di corsa.
Sul fare miliardi di chilometri senza un minimo di ammortizzazione, però, ho qualche riserva. Mi basta pensare come sono ridotto negli ultimi chilometri di una maratona. La mia corsa si fa più brutta e traumatica perché le gambe hanno esaurito o quasi la loro elasticità. In quel frangente preferirei non dover fare a meno di quel centimetro di gomma che mi separa dall'asfalto!

giovedì 16 febbraio 2012

Progetti

In questo periodo siamo tutti rapiti da mille pensieri, vari e confusi. Alcuni pensano ai matrimoni, altri al lavoro e altri come il General a come creare un impero. Queste elucubrazioni lasciano comunque spazio ai progetti sportivi e allora la fantasia viaggia oltre i confini della penisola italica.
Ognuno ha le proprie idee: il Bia come al solito è il più estremo, Clod pensa più che altro a farci sentire male continuando ad aumentare il distacco tra i suoi tempi e i nostri, Max ha delle mete in mente da ormai anni ma non attecchiscono e si allontanano sempre più e il General oltre all'ormai pianificata Amburgo pensa alle gare nostrane.
L'instancabile Bia, già all'arrivo della sua prima maratona urlava a braccia alzate il nome della 100km del Sahara e il piano è quello di partecipare nel 2013. Nell'ultimo periodo però si sono fatte sotto le gare in salita e, coadiuvato da Clod, tutto è diventato meno importante. Chissà se riusciremo a scriverla sul nostro taccuino sotto la voce CONCLUSE.
Clod in questo periodo non è veramente sul pezzo, probabilmente sfiancato dagli impegni lavorativi e familiari, e sta faticando nella vertiginosa scalata verso la vetta dei top runners. In ogni caso l'obbiettivo Amburgo si avvicina anche per lui e comincia a pensare ai prossimi appuntamenti con i 42km.
Max ha fallito in vari degli ultimi progetti, primo su tutti Honolulu. Per quest'anno oltre ad Amburgo pensa a Mosca e Wolfsburg. Purtroppo nessuno dei progetti si realizzerà e alla fine si butterà in qualche gara non alla sua portata. Potrebbe a sorpresissima tornare in auge l'idea Triathlon ma tutto da vedere. L'anno scorso ha comprato un paio di scarpe da Trail dall'alieno, che le aveva appena vinte sul monte Baldo, e forse saranno sfoderate per qualche gara sullo sterrato.
Il General è il General e come tutti sapete l'ultima parola spetta a lui. Dalle ultime dichiarazioni, riprese da le Figaro la settimana scorsa, quest'anno sarà all'insegna dell'asse Amburgo-Verona con un obbiettivo dichiarato in termini di tempo.
In conclusione il caos regna sovrano e l'unico punto di riferimento è il 29 Aprile 2012.

martedì 14 febbraio 2012

Marco Olmo al Trail dell'Orsa


In provincia di Verona (per la precisione a Brentino Belluno) il 27 maggio si terrà il trail dell'Orsa. Gara di trail running su tre percorsi:
- 42 km, d+ 2800 mt;
- 25 km, d+ 2000 mt;
- 15 km, d+ 900 mt.
Avevo già deciso di partecipare.
Oggi poi ho scoperto che Marco Olmo correrà la maratona. Quindi, a maggior ragione, non mancherò!
Ecco qui il link se qualcuno è interessato.

mercoledì 8 febbraio 2012

Siparietto regionale

Aneddoto veloce.
L'altra sera son andato a correre da solo. Solito percorso lungo le rive dell'Adige.
Ad un certo punto mi fermano due ragazzi in macchina per chiedermi delle indicazioni stradali.
Ragazzi: "Scusa sai dirci dov'è il quartiere di San Massimo?"
Bia: "Ciao, siete un bel po' lontani, dovete andare ..." (seguono lunghe e articolate spiegazioni)
Ragazzi: "Va bene dai, grazie"
Bia: "Prego, ciao"
Ragazzi: "Scusa scusa, ma perchè corri? Sei in forma, cosa ci fai fuori con questo freddo alle otto di sera?"
Bia: "Sai, non avevo un cazzo da fare stasera"
..Risate sguaiate di tutti..
Ragazzi: "Voi veronesi siete proprio tutti matti"
Bia: "Meglio essere matti che mangiare felini di piccolo taglio a colazione"
..Risate sguaiate solo mie..
Bia (in dialetto stretto e notevolmente scurrile): "Dai vicentino sto scherzando, non è mica colpa mia se mangiate gatti da generazioni"
..Risate sguaiate di tutti..
Ragazzi: "Dopo tutto sto casino non ci ricordiamo più le indicazioni stradali che ci hai detto!"
Bia (il grado di scurrilità è ormai alle stelle): "Siete in culo ai lupi e io mi sto ghiacciando le palle, andate là in fondo e chiedete ancora, mal che vada seguite il canale e ci rivediamo al prossimo ponte!"
Ragazzi (bestemmie a volontà e risate a crepapelle): "Va bene veronese, buona corsa, ciao!"
Bia: "Ciao magnagatti, buon giro in macchina!"
Ce ne siamo andati tutti con le lacrime agli occhi a forza di ridere.
Ho sperato di ritrovarli per proseguire il teatrino, ma non li ho più visti, probabilmente sono stati mangiati dai lupi che stazionano nella periferia scaligera.
Larga è la foglia, stretta è la via, dite la vostra che io ho detto la mia.